E’ stato presentato nei giorni scorsi a Olbia lo studio realizzato da UniOlbia e Cipnes Gallura in collaborazione con la Direzione Marittima di Olbia
La Gallura si conferma una delle destinazioni più prestigiose del Mediterraneo per il turismo nautico di lusso. Lo rivela lo Studio sull’Industria Turistica Nautica in Gallura 2024, realizzato da UniOlbia e Cipnes Gallura in collaborazione con la Direzione Marittima di Olbia, che ha analizzato il movimento di yacht e superyacht lungo la costa nei mesi estivi. L’indagine, una delle prime in Italia basata su dati satellitari, ha evidenziato la presenza di 4.619 yacht e superyacht unici che hanno toccato almeno una delle sette principali aree costiere, generando un totale di 11.383 passaggi. Tra le mete più frequentate spiccano l’Arcipelago della Maddalena e Palau, seguiti dalla Costa Smeralda, Porto Rotondo e la zona di Santa Teresa di Gallura e le Bocche di Bonifacio.
I dati mostrano un chiaro andamento stagionale, con un picco nei mesi di luglio e agosto, quando sono stati registrati rispettivamente 1.435 e 1.633 yacht. Anche giugno e settembre hanno avuto numeri significativi, a conferma di una stagione turistica che si allunga sempre di più.
Oltre al prestigio e alla visibilità internazionale che il turismo nautico porta alla Gallura, l’impatto economico di questo settore è imponente. Solo la presenza di superyacht superiori ai 30 metri ha generato una spesa giornaliera stimata in 4,2 milioni di euro. I costi operativi di queste imbarcazioni – tra manutenzione, forniture, equipaggio e servizi portuali – rappresentano una risorsa fondamentale per l’economia locale, coinvolgendo settori come la cantieristica, il refit, la ristorazione, il trasporto e la logistica. L’analisi ha identificato 204 superyacht di grandi dimensioni, con una lunghezza media di 64,36 metri. Il più grande tra quelli registrati è Eclipse, con i suoi 162 metri, simbolo dell’esclusività della destinazione. Il valore complessivo dei superyacht presenti in Gallura nel 2024 è stato stimato in 16,35 miliardi di dollari, mentre il patrimonio complessivo dei loro proprietari supera i 1.780 miliardi di dollari. L’Italia continua a mantenere un ruolo di primo piano nella produzione di superyacht, con cantieri come Benetti, Sanlorenzo, Overmarine, Baglietto e Rossinavi, che si distinguono a livello internazionale. A livello globale, i costruttori leader sono Feadship, Benetti, Amels, Lürssen Yachts e Oceanco. Il settore nautico si conferma strategico per l’economia della Sardegna. Con 1.885 aziende attive e un fatturato complessivo di 403 milioni di euro, rappresenta la quinta industria dell’isola per volume d’affari. Il comparto impiega 2.250 addetti diretti, con una forte concentrazione nel distretto produttivo del Cipnes Gallura, dove operano oltre 90 aziende specializzate in servizi per la nautica di lusso. La presentazione dello studio, avvenuta nell’Aula Magna di UniOlbia, ha visto la partecipazione di istituzioni, imprenditori e studiosi del settore. Tra gli interventi, quelli di Aldo Carta (UniOlbia e Cipnes), Guido Piga (responsabile della ricerca), Gianluca D’Agostino (Direzione Marittima di Olbia) e Giuseppe Meloni (Vicepresidente della Regione Sardegna). Un omaggio speciale è stato dedicato al Principe Karim Aga Khan, pioniere della Costa Smeralda, il cui yacht Shergar è risultato il più presente in Gallura nel 2024, a testimonianza di un legame che continua a segnare la storia del turismo nautico della regione. Per approfondire i dati dello studio, il report completo è disponibile al link: https://www.cipnes.eu/presenze-superyacht-gallura.
Davide Mosca