Matteo, 42 anni, è rimasto vittima di un tragico incidente in montagna. Vinse il titolo mondiale nella categoria Maxi Yacht Rolex Cup nel 2022 a Porto Cervo
Lo YCCS in una nota si stringe al dolore della famiglia di Matteo Auguadro, il velista professionista scomparso in montagna domenica 12 gennaio 2025. A causare l’incidente è stata una valanga che ha travolto improvvisamente un gruppo di scialpinisti a Trasquera, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola. La notizia ha sconvolto tutte le associazioni che negli anni hanno avuto modo di conoscere le sue qualità e il suo talento nello sport. Matteo aveva 48 anni ed è stato un prodiere di livello internazionale apprezzato dalla comunità velica.
Matteo ha fatto parte dell’equipaggio di Mascalzone Latino dal 2004 al 2007. Dopo aver partecipato alla 32esima Coppa America di Valencia, nel 2008-2009 è stato prodiere del team Azzurra dello YCCS che ha preso parte al circuito Louis Vuitton Trophy su barche America’s Cup Class. «Sulle banchine di Porto Cervo, Matteo camminava sempre a passo svelto e con il sorriso smagliante. Lo ricordiamo a prua dei maxi yacht più competitivi, così come dei TP52, degli RC44, dei ClubSwan 50 e di tante altre classi veliche» scrivono i colleghi dello YCCS in una nota che esprime tutta la sua vicinanza ai familiari. «Sportivo appassionato, era solito macinare tutte le mattine chilometri in bicicletta, prima di saltare a bordo per regatare. Amava il mare, il suo Lago Maggiore dove era nato e la montagna. Più di tutto amava la sua famiglia, la moglie Rachele e le sue figlie, i genitori che lo avevano appassionato alla vela».
Nel 2022, insieme al team Vesper, ha vinto il titolo mondiale nella Maxi Yacht Rolex Cup nel 2022 proprio a Porto Cervo. «Matteo era un velista talentuoso, avventuroso e molto amato da tutti – ha dichiarato il Ceo di World Sailing, David Graham – Era noto per la sua gentilezza, competitività e per essere un grande compagno di squadra. La sua devastante perdita sarà sentita in tutto lo sport. I ricordi di Matteo vivranno e saranno condivisi alle regate in tutto il mondo per molti anni a venire».
Riccardo Lo Re