A dirlo è uno studio del gruppo Sace che mostra quanto la filiera del Belpaese sia tra i migliori a livello internazionale
Il settore nautico va a gonfie vele con numeri più che soddisfacenti a livello economico. Dire che è sulla cresta dell’onda non è solo uno slogan. Lo dicono i numeri presentati dal gruppo Sace che si sofferma sulle enormi capacità dell’industria di evolversi negli anni pur mantenendo l’ancora ben fissata sulle tradizioni.
Il giro d’affari del settore è raddoppiato nel giro di dieci anni, “sfiorando quota 13 miliardi nel 2023 che diventeranno 16 miliardi di euro alla fine del decennio, con una crescita media del 3,8% all’anno”. Il nautico italiano non solo mantiene la rotta ma cresce a dismisura acquisendo leadership e prestigio nella produzione di navi e imbarcazioni a livello europeo. Merito delle 1.500 imprese attive – pari al 17% di tutte le imprese del settore presenti in Ue – che generano oltre un quinto del fatturato europeo.
L’Italia può contare su un ruolo centrale sulla scacchiera internazionale soprattutto nell’ambito dell’export di imbarcazioni da diporto e navi da crociera. Pariamo in questo caso di quote di mercato pari a 23% e 34% del commercio globale per quanto riguarda le imbarcazioni da diporto e da crociera. Una fetta piuttosto ampia che le consente di avere un primato assoluto nel mercato. Negli ultimi tempi, infatti, l’export ha avuto la nautica come grande alleato” passando da meno dello 0,6% delle esportazioni di beni nel 2013 all’1,4% in dieci anni, e superando i 9 miliardi di euro nel 2023 grazie a una crescita in media pari al 14% annui”. L’Italia risulta essere tra i primi esportatori di navi e imbarcazioni al mondo, con una quota sull’export globale pari al 7,6% dietro solo a Cina e Corea del Sud. Non solo. Si è persino rafforzata grazie agli investimenti avvenuti durante la pandemia. “Lo stop pandemico ha anzi accelerato il processo di ammodernamento della flotta di navi da crociera”, si legge nel report. Dopo un forte calo negli ultimi quattro anni, “gli ordinativi di nuove navi sono tornati ad aumentare: delle 55 navi attualmente in costruzione, 25 saranno prodotte in Italia, per un giro d’affari di oltre 17 miliardi di euro”.
Il settore nautico in Italia è quindi in buona salute, e punta sulla sostenibilità e la ricerca per crescere ancora con un approccio ambizioso e strategico che porterà grandi benefici non solo ambientali ma anche economico-sociali.
Riccardo Lo Re