Lo ha annunciato Silvio Pippobello, amministratore delegato di Geasar, nel corso della presentazione del nuovo corso di laurea in Ingegneria navale di Olbia
Le vacanze di lusso del futuro saranno fatte su misura per il cliente. Il mondo di viaggi comincia infatti a immaginarsi un futuro dove tecnologia e sostenibilità sono strettamente connesse tra loro. Silvio Pippobello, amministratore delegato di Geasar, la società di gestione dell’aeroporto Olbia-Costa Smeralda, parla infatti di una svolta per il territorio della Sardegna, che vede sempre più stretti i legami tra nautica e aeronautica.
I settori della nautica e dell’aeronautica condividono ormai numerose tecnologie, tra cui l’uso di materiali compositi. “Materiali utilizzati da tempo in aeronautica trovano ora applicazione anche nella nautica, in particolare nel design degli interni di aerei e imbarcazioni, favorendo la convergenza tra i due mondi”, ha dichiarato Pippobello.
Durante la presentazione del corso di laurea in Ingegneria navale di Olbia, ha anticipato la prossima nascita di un vertiporto per droni a Olbia. Un servizio che consentirà di collegare l’aeroporto Olbia Costa Smeralda alle ville lussuose della destinazione. Lo scalo non rinuncia all’innovazione puntando sullo sviluppo di mezzi di trasporto di ultima generazione che si adattano alle potenzialità di Porto Cervo. La soluzione sono dei droni passeggeri. Un prototipo con una velocità massima di 100 chilometri orari che può arrivare a un’altezza massima di 500 metri. Il vertiporto, realizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con Geasar e altri aeroporti del gruppo F2i, accoglierà questi veicoli a decollo e atterraggio verticale elettrici. Una volta terminati gli studi, questo nuovo modello di mobilità sostenibile potrà essere adottato in Gallura per il mercato turistico e non solo, dato che si sta valutando questo servizio anche per il trasporto delle merci.
Tramite questo scalo si potranno collegare tutte le destinazioni limitrofe, tra cui i superyacht e le ville di Porto Cervo. Ogni anno, «l’aeroporto Olbia Costa Smeralda gestisce circa 15.000 movimenti di jet privati, connessi in gran parte ai proprietari dei quasi 4.000 superyacht che arrivano nelle acque tra Porto Cervo e Cala di Volpe durante l’estate», come si legge nello studio di Cipnes Gallura e UniOlbia.
«Nel 2024, – conclude il report – molti di loro sono giunti direttamente da città come New York, Los Angeles e Miami, utilizzando elicotteri per spostarsi tra l’aeroporto e la destinazione Costa Smeralda, con quasi 800 voli effettuati».
Riccardo Lo Re
Credits: Marcello Chiodino