Confindustria Nautica ha presentato le modalità e vantaggi dell’introduzione del “patentino” di categoria D
Una licenza nautica su misura per i ragazzi. Sono questi i vantaggi dell’introduzione del “patentino” di categoria D1 come ha spiegato in maniera dettagliata Confindustria Nautica. Le principali novità sono state presentate al 64° Salone Nautico Internazionale di Genova dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e dalle massime cariche del Governo presenti al Salone Nautico. Tra queste l’introduzione di una modalità che consente l’avvicinamento al mare e alla nautica anche per i giovani.
La patente di categoria D1 può essere ottenuta a partire dai 16 anni. Con questa licenza la navigazione sarà possibile esclusivamente di giorno entro sei miglia di distanza dalla costa, utilizzando quello che nell’ordinamento giuridico italiano viene definito “natante”, ovvero unità fino a 10 metri. Una volta maggiorenni, le imbarcazioni possono raggiungere la lunghezza fino a 12 metri. La navigazione sarà inoltre consentita con moto d’acqua entro un miglio di distanza dalla costa, ma solo se con motori di potenza non superiore a 85 Kw pari a 115,6 CV.
«Ci sono voluti oltre quattro anni di intenso lavoro, scanditi dal cambio di tre governi, per portare ad approvazione il nuovo Regolamento” – sottolinea il Direttore generale di Confindustria Nautica, Marina Stella – “a riprova del ruolo e del valore della struttura dell’Associazione nazionale di categoria, capace in ogni circostanza di valorizzare gli interessi del settore e promuovere adeguate politiche di sviluppo a vantaggio di tutta la filiera. Già dalla prossima stagione registreremo dei benefici. Intanto dallo scorso febbraio siamo al lavoro affinché nel prossimo DDL Blue economy sia presente un ulteriore pacchetto di semplificazioni amministrative, misure per la competitività della bandiera italiana e norme di tutela ambientale».
L’abilitazione D1 si concentra infatti una maggiore conoscenza della cultura del mare con una grande attenzione al rispetto dell’ambiente. Per ottenerla bisogna frequentare un percorso formativo mirato che prepara i giovani alla navigazione in sicurezza. Saranno spiegate le regole e tecniche di conduzione di imbarcazioni a motore e a vela, e con esse si porterà avanti una generazione più responsabile e consapevole dei propri comportamenti in acqua.
«Guardiamo alle nuove generazioni e la nuova patente offre diverse opportunità, anticipa di due anni lo sviluppo di competenze dei giovani nella conduzione di imbarcazioni, aprendo loro nuove opportunità sia a livello ricreativo sia professionale e promuove la conoscenza, la cultura della sicurezza e il rispetto dell’ambiente marino attraverso un corso di formazione obbligatorio che si fonda su questi tre capisaldi. Nello stesso tempo rappresenta un sostegno alla crescita del settore nautico, stimolando la domanda di acquisto e di noleggio di imbarcazioni e dei servizi correlati», conclude Stella.
Per avere maggiori informazioni il consiglio è di visitare la pagina ufficiale di Confindustria nautica.
Riccardo Lo Re