Ad Amsterdam Confindustria nautica porta sessantasei aziende italiane

News

Saverio Cecchi, Presidente Confindustria nautica, guida la partecipazione tricolore al Metstrade, Salone di riferimento in calendario dal 15 al 17 novembre

Una collettiva di 66 aziende organizzata da Confindustria Nautica in collaborazione con Agenzia Ice parteciperà al Metstrade, il Salone di Amsterdam in programma dal 15 al 17 novembre. L’industria nautica tricolore, leader nel mondo, ha vissuto un anno straordinario nel 2022, superando persino le stime iniziali. Il settore ha raggiunto un fatturato di 7,33 miliardi di euro, un valore mai raggiunto prima. L’Italia, primo Paese esportatore mondiale di imbarcazioni e yacht, ha toccato, per l’anno terminato a giugno 2023, il massimo storico di 3,74 miliardi di euro. Seguendo l’andamento positivo del 2021, l’anno con la crescita più significativa di sempre, il mercato si è dimostrato solido e reattivo nel corso del 2022 l’export italiano di unità da diporto ha raggiunto una quota del 18,3% del dato globale con l’88% della produzione cantieristica nazionale diretta all’estero. L’Italia è primo produttore al mondo di barche sopra i 24 metri, di unità pneumatiche sopra i 10 metri e di accessori.

“Il comparto degli accessori e della componentistica dell’industria italiana della nautica – ha commenta Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica – riveste un ruolo fondamentale sul mercato mondiale ed è caratterizzato da un elevato livello qualitativo e tecnologico, molto apprezzato a livello globale. Nel 2022, il comparto di accessori e componentistica ha registrato un fatturato complessivo pari a circa 1,87 miliardi di euro – ha aggiunto -, con +20,3% rispetto al 2021 per la componente relativa alla produzione nazionale”.

Nonostante l’incertezza economica e politica a livello globale, che potrebbe portare a una normalizzazione dei tassi di crescita nel settore in futuro, l’industria nautica tricolore ha continuato a prosperare anche nell’anno appena concluso. L’export è stato ancora una volta il motore trainante del comparto, con l’Italia che si è ripresa il ruolo di primo piano.

“Confindustria Nautica guarda con orgoglio ai successi delle aziende del settore, guidate da imprenditori appassionati e fieri di far parte di un comparto industriale proiettato verso il futuro. Questo settore ha dimostrato di essere autosufficiente e di avere la forza necessaria per condurre una produzione di eccellenza in tutti i mari del mondo”. 

Arianna Pinton