Ad analizzare i dati sul mese di luglio l’ufficio Comunicazione e Centro Studi del Cipnes Gallura che ha poi messo a disposizione un interessante report
Svettano sulla linea dell’orizzonte. Sono imponenti ma delicati ed eleganti allo stesso tempo e si lasciano ammirare da lontano: sono i superyacht che affollano il tratto di mare tra il Golfo di Arzachena, Liscia di Vacca, Porto Cervo, il Golfo Pevero, il Romazzino, Cala di Volpe e Porto Rotondo. Sono numerosissimi e nel solo mese di luglio hanno frequentato questo tratto di costa gallurese; tutti insieme il loro valore complessivo superava i 4,4 miliardi di dollari. Cifre da capogiro che rendono l’idea della maestosità di questi giganti extra lusso del mare, che ogni estate scelgono Porto Cervo. E questa estate 2023 non è stata da meno: i mega yacht di proprietà di investitori americani, israeliani, irlandesi e monegaschi restano ormeggiati in rada con tutto il loro carico di tecnologia, innovazione anche in ambito navale e sopratutto di lusso. A raccogliere dati e informazioni su queste imbarcazioni da mille e una notte è stato l’ufficio Comunicazione e Centro Studi del Cipnes Gallura che ha creato un report in cui si mette in risalto il ruolo strategico della cantieristica, dell’assistenza nautica e del settore alberghiero a Olbia. A scegliere le acque smeraldine è stato il superyacht “Artisan” di proprietà di Todd Chaffe, americano celebre per i suoi investimenti su Netflix, Twitter e Yahoo. Anche lo stilista americano Tommy Hilfiger ha scelto Porto Cervo per il suo superyacht “Flag”. Ma tutto questo tratto di costa è celebre per la presenza costante dei proprietari di queste imbarcazioni da sogno, con nomi come Jeffrey Soffer, con il suo “Madsummer” del valore di 250 milioni di dollari. Per più di un mese, ormeggiato a largo di Cala di Volpe, Liscia di Vacca e Pevero, si è potuto ammirare il Golden Odyssey, il superyacht più grande che ci sia attualmente nelle acque italiane. Lungo 123 metri, ha un valore di 150 milioni di dollari e è appartiene ad un miliardario cinese. Porto cervo si riconferma dunque la meta preferita di questi “sogni galleggianti” e dei loro proprietari.
Antonella Brianda