I bambini della scuola di vela dello YCCS hanno raccolto la plastica abbandonata sull’arenile. I rifiuti sono stati riciclati da Miniwiz
Il volto da bambini, ma lo sguardo e la determinazione da adulti. Armati di guanti a caccia della plastica e di ogni tipo di rifiuto abbandonato in spiaggia. Con la consapevolezza di poter contribuire a rendere più pulito il mare e la meravigliosa natura che li circonda. Sono gli studenti della scuola di vela della YCCS Sailing School che ad agosto si sono ritrovati sulla spiaggia del Giglio a Porto Cervo per il secondo appuntamento con il Clean Beach Day organizzato dallo Yacht Club Costa Smeralda e la Fondazione One Ocean. Il primo degli eventi si era invece svolto a luglio, in occasione della Giornata degli Oceani, a Cannigione. I piccoli velisti del futuro hanno setacciato ogni centimetro della spiaggia. «Guarda quanta plastica. È orribile che vengano gettati questi rifiuti. Spesso chi viene in spiaggia non rispetta l’habitat» commenta Martina, una delle piccole veliste. «È un duro lavoro, ma divertente. Abbiamo trovato bottiglie, sacchetti di cibo per gatti e tanto altro» racconta invece Ginevra. Indignazione e stupore dei bambini che con pazienza hanno lavorato divertendosi. Presenti all’evento anche il segretario generale dello Yacht Club, Jan Pachner, il campione recordman mondiale di apnea Davide Carrera e il biologo marino Federico Fabbri. «È una grande soddisfazione vedere questi bambini impegnati in prima linea per la tutela del mare e dell’ambiente. Loro sono il futuro, la speranza che qualcosa possa cambiare e la dimostrazione che ogni piccolo gesto nel quotidiano possa esser decisivo per questo scopo» sottolinea Pachner. «Anche se all’apparenza sembra tutto pulito, guardando con attenzione pure qui possiamo trovare delle microplastiche. Dobbiamo capire che è tutto collegato, il mare, la terra e il nostro fisico e dunque la nostra salute» spiega il campione di apnea Davide Carrera. Al termine dell’attività di pulizia, i piccoli studenti della scuola di vela sono stati accompagnati alla Promenade du Port nel laboratorio mobile di Miniwiz, una startup asiatica che, con sofisticati macchinari, ha riciclato la plastica raccolta per creare occhiali, piastrelle, vestiti, poltrone e tanto altro. «Questa giornata ha sicuramente rappresentato un momento educativo forte per gli studenti che, oltre ad esser sensibilizzati sulla cultura di sostenibilità ambientale, sono stati stimolati a riflettere su nuove opportunità di sviluppo imprenditoriale e di innovazione» affermato soddisfatto il commodoro dello Yacht Club Riccardo Bonadeo.
Davide Mosca